Recupero dati in camera bianca: un giorno nella vita di un ingegnere

lunedì 9 febbraio 2015 di Chiara Fumagalli

Vi siete mai chiesti come sia la vita dei nostri ingegneri che si occupano di recupero dati in camera bianca? Abbiamo chiesto a Steve Hruska, ingegnere Ontrack, R&D sezione hardware, di scrivere una sorta di diario delle attività che svolge in una tipica giornata di lavoro. Diamo un’occhiata a com’è la vita di un ingegnere in camera bianca.

8:00 – Arrivo in ufficio. Continuo a recuperare dati raw da un SSD che si trova nel nostro laboratorio per l’Erasure Verification Service. Il cliente in questo caso ha effettuato una cancellazione utilizzando un metodo proprietario e vorrebbe sapere se i dati memorizzati sull’unità SSD siano stati realmente cancellati e non siano più recuperabili. Se i dati sono stati eliminati, il cliente saprà che la cancellazione ha avuto successo. Il processo di acquisizione dei dati spesso comprende la rimozione e la lettura RAW dal chip di memoria flash NAND. I chip che ho iniziato a controllare ieri hanno concluso il processo di lettura e il nuovo gruppo di chip sta iniziando ad essere letto. Questo processo impiegherà un po’ di tempo quindi passo al prossimo punto sulla lista.

8:30 – Analisi dei job che ci sono giunti ieri nel tardo pomeriggio e questa mattina. Il primo intervento è su una scheda logica di uno smartphone LG che ci è stato inviato per un recupero dati. Nessun involucro esterno, nessuno schermo o batteria, solamente la scheda del circuito. Dopo una breve ricerca per determinare il modello di cellulare, si è deciso che i dati possono essere acquisiti nonostante le condizioni attuali. Una volta iniziata l’acquisizione dei dati, si passa al lavoro successivo fino alla conclusione del processo di lettura.

9:30 – Il device successivo è un iPhone 5S che ha visto giorni migliori. Lo schermo è spaccato e significativamente ripiegato. Sembra che ci siano anche danni nella parte posteriore del case. Che sia stato schiacciato da un’auto? Qualunque cosa sia successa, dobbiamo tentare di ripararlo per recuperare i dati. L’iPhone viene smontato e la scheda logica viene analizzata. Ci sono alcuni componenti danneggiati e anche alcuni danni al case esterno ma non mi spaventano troppo. Completata la riparazione, il device viene collegato. Che gran successo! Il telefono si avvia e si può accedere ai dati dell’utente. I dati vengono poi copiati su un disco esterno e tradotti in un formato leggibile dal cliente. Il telefono viene quindi riassemblato e i dati inviati al laboratorio.

10:30 – Passiamo ad una chiavetta USB che il cliente ha accidentalmente disconnesso mentre era collegata al PC. A causa dell’incidente, il connettore USB è stato strappato danneggiando alcuni componenti sulla scheda elettronica. Vengono fatte tutte le riparazioni necessarie e tutti i dati vengono recuperati.

11:30  È appena arrivata una SD card che sembra sia stata masticata da un cane. Dopo un’approfondita ispezione, è emerso che la NAND è stata danneggiata in maniera critica. Sfortunatamente non c’è nessuna possibilità di recupero dati.

11:45 – L’acquisizione dei dati dello smartphone LG iniziata questa mattina è terminata. I dati sono stati tradotti in un formato utilizzabili e inviati al laboratorio per ulteriori analisi.

12:45 – Pranzo e controllo le email. Rispondo alle richieste ricevute dalle altre camere bianche del gruppo.

13:30 – Le letture della EVS NAND di questa mattina sono terminate. Caricato un altro gruppo nel lettore.

14:00 – Ecco un altro iPhone. Questa volta è un iPhone 4S. Il device presenta differenti problemi. In questo caso è necessaria una soluzione sviluppata ad hoc. La soluzione adotta ci ha permesso di recuperare il 100% dei dati.

15:30 – Controllo le email. Tra le mail in arrivo ci sono anche richieste per lo sviluppo interno di nuovi tool. In questo caso, un altro ufficio ha bisogno di uno specifico tool per gestire la lavorazione di un particolare drive per il quale noi abbiamo già sviluppato uno strumento ad hoc. Il tool viene inviato alla sede che lo ha richiesto.

17:00 – Ultimo check delle email prima di uscire.

Come potete vedere dal diario di Steve servono perseveranza e capacità multitasking insieme a conoscenze e abilità tecniche. Non tutti possono essere ingegneri di recupero dati in camera bianca.  

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