Il processo di migrazione tape

giovedì 14 luglio 2016 di Ontrack Italia

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Nessun altro dispositivo di storage ha una durata maggiore dei tape. Quella che è una grande notizia per chi deve archiviare e conservare i dati per lunghi periodi per motivi legali o normativi è però per gli amministratori IT un problema reale da gestire negli anni a venire.

Considerando che in alcuni settori le aziende devono conservare i dati per 20 o più anni, chi può avere la certezza che le soluzioni di backup così come l’hardware utilizzato saranno ancora disponibili dopo questo lungo periodo di tempo?

Tuttavia, ammesso che  l’hardware dei lettori, le soluzioni di backup e i tape stessi dovessero ancora funzionare correttamente, sono diversi i motivi per cui le aziende necessitano di effettuare una migrazione tape:

  • I tape possono memorizzare dati per lungo tempo ma non per sempre se non vengono gestiti e conservati correttamente. Ad esempio, se i tape vengono conservati in ambienti umidi i dati memorizzati sui nastri potrebbero andare persi. I tape stessi attraggono polvere e altri componenti che possono scalfire la superficie dei nastri e distruggere i dati. Per questo motivo è buona norma effettuare costantemente dei controlli delle condizioni dei tape che contengono dati estremamente importanti. Se i nastri sono vecchi e difficili da leggere è opportuno effettuare subito la migrazione dei dati su nuovi tape.
  • I nastri molto vecchi e con formati poco comuni che contengono delle informazioni ancora molto importanti per l’azienda o che devono essere conservati per motivi legali dovrebbero essere a loro volta sottoposti a migrazioni verso formati tape più comuni. I dati presenti su un vecchio formato tape IBM dovrebbero, ad esempio, essere migrati sulle versioni tape LTO più recenti.
  • I dati che sono memorizzati su tape su un formato di backup ormai obsoleto sono dei buoni candidati per il processo di migrazione nel caso in cui queste informazioni siano ancora utili o necessarie.
  • L' hardware utilizzato con i tape (es. i drive) che è difficile da conservare o riparare sono un altro buon motivo per pensare ad una migrazione dei dati verso un ambiente di backup su tape di ultima generazione

E la lista potrebbe ancora allungarsi...

In molti casi effettuare la migrazione dei dati da una o da diverse soluzioni di backup su tape o formati tape per semplificare il processo di gestione dei nastri, ridurre il carico di lavoro degli addetti e anche i costi è molto più di una semplice necessità ma una vera e propria decisione strategica per la gestione dei dati.

I vantaggi di un simile processo sono evidenti: consolidamento di tutti i nastri in una sola soluzione di backup su tape in un unico formato che contengono solo quelle informazioni che devono essere conservate sia per motivi legali che per esigenze dell’azienda stessa. Quei tape (o quei dati) che hanno raggiunto il termine del loro ciclo di vita dovrebbero essere cancellati e dismessi in maniera sicura.

Dopo aver qui illustrato i motivi per cui è opportuno effettuare la migrazione dati da tape nella successiva parte di questo articolo vi descriveremo gli step che costituiscono un progetto di migrazione.

Come si presenta un tipico processo di migrazione di nastri magnetici?

Anche se non esiste un vero e proprio progetto di migrazione “tipico” - in quanto ognuno è differente - un progetto dovrebbe includere almeno 4 fasi principali: consulenza inziale, verifica di fattibilità, lavorazione dei tape, completamento del progetto.

1. Consulenza

L’obiettivo di una migrazione dati – indipendentemente che sia fatta su tape o altro media – è mantenere i vostri archivi e i dati di produzione accessibili e disponibili in ogni momento. Per far sì che ciò sia possibile è necessario, come primo passo di un processo di successo, una dettagliata analisi e una consulenza con il project manager del fornitore che è stato selezionato. L’obiettivo è discutere della situazione attuale e dei risultati che si vogliono ottenere con la migrazione. In questa prima fase vengono definiti i requisiti e i criteri. Il risultato dovrebbe essere un documento che descrive accuratamente lo scopo del progetto, include i costi stimati e una pianificazione a calendario delle attività.

2. Verifica di fattibilità

In questa fase il progetto viene definito, si arriva a determinare il panorama dei dati e le risorse disponibili e quelle necessarie. Per casi molto complessi, lo scopo del progetto e gli sforzi richiesti vengono determinati in modo molto dettagliato con un approfondito studio di fattibilità.

Non esiste verifica senza un audit dei media e dei dati archiviati e disponibili. Si tratta di un’analisi sia dei formati di tape sia dei dati che devono essere migrati. Può trattarsi di un’attività estesa specialmente quando vi è un grosso volume di tape da migrare in diversi formati. Inoltre, in un audit deve anche essere valutata la qualità dei nastri. I tape funzionano ancora? I tape hanno raggiunto la fine del loro ciclo di vita? Sono intatti oppure danneggiati? É necessario rispondere a tutte queste domande prima di iniziare la fase successiva.

3. Lavorazione dei tape

La lavorazione dei tape copre tutte le fasi del processo che sono necessarie per migrare tecnicamente i tape da un formato ad un altro e/o da una soluzione di backup ad un’altra, inclusa la successiva distruzione sicura dei nastri che non servono più. Si tratta di:

Indicizzazione e catalogazione: quando l’audit ha portato ad indicizzare i tape disponibili, si passa alla creazione dei file di catalogo oppure al loro salvataggio. Ogni file su ciascun singolo tape dovrebbe essere considerato e catalogato al fine di creare un elenco di quali dati sono contenuti in ciascun nastro o all’interno di un set di nastri.

Estrazione: questo è uno dei passaggi più importanti poiché i dati vengono estratti dai nastri originali e dalle soluzioni di backup originali. Se i tape sono difettosi o vecchi, questa fase potrebbe richiedere di combinarsi con operazioni di data recovery al fine di accedere al maggior quantitativo di dati possibili.

Conversione dei dati: dopo l’estrazione dei dati originali si può passare alla fase di conversione nel nuovo formato di backup. Per questo intervento il service provider incaricato della migrazione dovrebbe avere a disposizione tutti i tool necessari per convertire non solo le soluzioni di backup più comuni o i formati tape come Backup Exec o LTO, ma anche software di vendor come ARCserve, NetBackup, Microsoft Backup, Backup Express, Retrospect, CommVault, Tapeware, Cpio, Tar, Data Protector, Tivoli, Dump, UltracBac, Legato e altri e formati come AIT, DLT o IBM 3592.

Duplicazione di tape: in questa fase i tape che ad esempio devono essere archiviati vengono duplicati sul formato tape finale. In alcuni casi il fornitore della migrazione è solo in grado di copiare i dati su un singolo formato tape. Tool software avanzati sono invece capaci di duplicare i dati su differenti formati tape. Una precisa copia bit- per-bit viene creata e replicata nell’esatto formato del media desiderato.

Cancellazione sicura e smaltimento dei tape: è bene tenere a mente che i tape “scartati” contengono ancora dati che devono essere protetti da occhi non autorizzati. Se le aziende si dimostrano distratte con queste informazioni confidenziali, le informazioni stesse rischiano di diventare pubbliche e di essere utilizzate senza autorizzazione. In questo caso, le aziende potrebbero essere minacciate da perdite finanziarie, sanzioni penali, perdita di fiducia da parte di clienti e dipendenti. Perciò la cancellazione sicura dei tape non più necessari e la loro dismissione è una parte importante di ogni migrazione.

4. Completamento del progetto e follow-up

Il quarto e ultimo passaggio di qualsiasi progetto di migrazione sono le attività conclusive, esse riguardano:

  • valutazione del progetto finale
  • esame degli obiettivi del progetto
  • documentazione del progetto, verifica della cancellazione sicura dei tape e della dismissione di quelli non necessari
  • raccomandazioni per la gestione dei dati e l’archiviazione

Non tutti i passaggi sono necessari in tutti i casi, ma anche nei progetti che non li richiedono tutti c’è sempre comunque molto da fare.

In alcuni casi – ma non in tutti – non è necessario portare avanti in un progetto completo di migrazione. Infatti, esiste un modo di accedere ai dati su tape senza la necessità di prendere una decisione circa la migrazione dei dati.

A causa della longevità dei tape, alcuni problemi possono sorgere quando la persona/le persone responsabili della loro gestione lasciano l’azienda. Chi subentra spesso non conosce quali informazioni siano memorizzate sui nastri. Accade che non sono stati documentati i software utilizzati e le soluzioni hardware impiegate, la stessa cosa per i cataloghi e gli indici che potrebbero mancare totalmente o essere insufficienti. In altre parole, nessuno sa quali contenuti si trovino sui tape che l’azienda detiene in archivio.

Per accedere ai dati su tape, per avere le informazioni su cosa c’è nei tape legacy e per potersi liberare del vecchio hardware e dei vecchi software di backup Ontrack ha lanciato la sua nuova soluzione come parte dei propri servizi sui tape. I nastri e i tape set non necessari possono essere identificati facilmente e distrutti in modo sicuro, mentre i contenuti importanti possono essere recuperati, estratti e migrati su nuovi tape fino al termine del loro ciclo di vita.

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