Cos’è un danno fisico ad un supporto dati?

mercoledì 17 agosto 2016 di Ontrack Italia

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Vi è mai caduto un hard disk dalla scrivania? Oppure avete avuto la brutta esperienza di un incendio (e dell’acqua utilizzata per domarlo)? Questi e molti altri tipi di danno che un hard drive può subire sono noti come “danni fisici” e – che lo si creda o no – i dati potrebbero essere sopravvissuti!

In questo post andremo a conoscere i termini tecnici come le differenti fasi di una perdita di dati e se le informazioni siano ancora (lo si spera) recuperabili dopo queste esperienze “vicine alla fine”.

Cos’è un danno fisico a un media (PMD – Physical Media Damage)?

Un PMD può essere ad esempio descritto come un danno causato quando il rivestimento magnetico dei piatti di un hard disk viene distrutto o alterato.

Un PMD può in realtà accadere in qualsiasi dispositivo di storage. I nostri ingegneri vedono PMD in CD, DVD, dischi ZIP, floppy disk e tape. Di base, un PMD fa riferimento a qualsiasi danno a un supporto di memorizzazione dati.

Quali sono le cause di un PMD?

I PMD si verificano più frequentemente quando le testine di lettura/scrittura vengono in contatto con i piatti che ruotano di un hard disk. Può succedere perché il drive ha subito urti, scuotimenti o perché è caduto mentre era in uso. L’usura e il surriscaldamento possono essere ulteriori fattori che contribuiscono a creare questo danno.

I piatti possono inoltre danneggiarsi se lo spazio interno al case dove si trovano i dischi subisce contaminazione. Qualsiasi sostanza che si infiltra nell’hard drive può potenzialmente causare un “crash” se si trova tra la testina e il piatto.

Come identificare un danno fisico ad un hard drive?

Ci sono segnali di “avvertimento” che possono aiutare a identificare i danni fisici, questi possono includere:

  • Il computer non riesce ad avviarsi o non opera correttamente – è lento ad aprire i file; mostra errori di accesso ai dati oppure gli errori bloccano il sistema;
  • Un rumore simile a dei “clic” quando si accede al drive, il rumore si presenta di solito come un “clic-pausa-clic-pausa-clic” seguito da uno stop del drive e poi dal rumore della rotazione che riprende;
  • Il drive rimane silenzioso (nessun rumore di avvio della rotazione, nessun movimento/vibrazione) quando viene alimentato

Se un hard disk va in crash i dati si possono recuperare?

Questa è la domanda che viene sempre posta ai nostri ingegneri di camera bianca. La risposta è dipende dal tipo di hard drive e da quanto è grave il danno.

Il modo migliore di guardare a questa cosa è quindi comprendere i differenti livelli di severità dei danni, in Ontrack abbiamo identificato 3 livelli:

Crash Level 1 (C1)

Il più delle volte si tratta di crash minori, difficili da vedere ad occhio nudo. Tuttavia, se questi danni si trovano nell’area di sistema possono impedire al drive la normale procedura di avvio e renderlo inaccessibile. Questo significa che occasionalmente a livello C1 può essere non recuperabile.

Crash Level 2 (C2)

Un crash di livello C2 è visibile e, in base al tipo di drive, potrebbe non essere recuperabile. Tuttavia, è ancora possibile eseguire un'immagine* del drive anche se il danno è molto esteso.

*Il processo di immagine richiede il lavoro di esperti ingegneri in laboratorio che eseguiranno un’“immagine” settore per settore, ricostruiranno la struttura dei file del sistema operativo, ricostruendo a loro volta i collegamenti ai file dati e infine estraendo i dati recuperati su di un supporto esterno.

Crash Level 3 (C3)

Possiamo definire un livello C3 come la fine di quello che riguarda il recupero dei dati. Un crash C3 significa che tutto il rivestimento magnetico è stato asportato dai piatti. Non ci sono più dati presenti sui dischi e quindi il drive non è recuperabile.

Cosa fare?

Se sospettate che il vostro hard disk abbia sofferto un danno fisico, spegnetelo immediatamente per impedire un ulteriore danneggiamento alle superfici dei piatti che renderebbe la perdita dei dati irreversibile.

Non provate nulla a casa e non affidatevi a presunti esperti!

Vediamo drive che sono stati aperti prima dell’invio ai nostri laboratori, tuttavia anche il più piccolo graffio o la più insignificante delle ammaccature sui piatti può causare un problema di allineamento. Senza saperlo, state azzerando le possibilità di recuperare i dati!

Il nostro suggerimento è mai aprire un hard disk drive (e comunque nessun altro media) prima di averlo inviato ad un’azienda esperta di recupero dati. Sfortunatamente, nel caso di danni fisici non ci sono possibilità di utilizzare in autonomia un software di recupero dati ma è necessario ricorrere ad una camera bianca professionale e all’aiuto di reali esperti se volete usufruire delle più alte possibilità di recupero.

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